La ristorazione in Italia rappresenta uno dei settori che porta maggiore occupazione, sia per i lavoratori fissi, sia per quelli stagionali. Un ambito che ha registrato una flessione importante, a seguito dell’inizio della pandemia oggi, ed è una buona notizia, finalmente in ripresa.

In questo articolo vi proponiamo un’analisi sullo stato di salute della ristorazione in Italia, fornendovi dati, statistiche, nuovi trend. È bene specificare che sono in costante aggiornamento, motivo per cui vanno presi con il giusto sguardo prospettico.

Il quadro generale della ristorazione in Italia

Nel Belpaese sono circa 220.000 le imprese attive nel settore della ristorazione. Un numero importante nonostante la battuta d’arresto registrata negli ultimi anni a causa dell’emergenza Covid-19. In questo numero non sono inclusi i bar, ma, piuttosto, solo i ristoranti e le pizzerie. 

A tracciare un quadro esaustivo della situazione il Rapporto Ristorazione 2021 di FIPE Confcommercio, il quale racconta di una stabilità che fatica ancora ad arrivare. La pandemia si è protratta, infatti, piuttosto a lungo, lasciando l’86% delle aziende al di sotto dei livelli pre-pandemia. Negativo anche l’impatto del Green Pass, in modo particolare nell’estate 2021, quando a non essere ancora vaccinati sono stati oltre 17 milioni di italiani, ovvero circa un terzo della potenziale clientela.

Oggi, fortunatamente, le prospettive sono diverse, complice il miglioramento della situazione sanitaria e l’allentamento delle restrizioni da parte del governo. A complicare un andamento che potrebbe essere ulteriormente più positivo l’incertezza della Guerra in Ucraina, la quale lascia ombre non chiare per il futuro dell’intera economia nazionale, compreso il settore della ristorazione in Italia.

I numeri del biennio 2020-2021

Sempre secondo l’analisi fornita dal rapporto FIPE, sono state più di 23.000 le aziende della ristorazione in Italia che hanno fatto registrare una cessazione dell’attività nel 2021, a cui vanno aggiunte quelle che hanno chiuso le saracinesche nel 2020, per un totale di 45.000 cessazioni delle attività circa.

Dati che confermano come il turismo e la ristorazione rappresentino i settori maggiormente colpiti dalla pandemia, con perdite che nel solo 2021 hanno sfiorato i 34 miliardi di euro, pari a 56 miliardi se si aggiungono quelle toccate nel 2020.

Diverso lo stato della ristorazione italiana all’estero, un ambito capace non solo di portare nuova linfa a livello culturale così come nella concezione dell’economia. Proventi che hanno reso per fortuna il Made in Italy ancora piuttosto competitivo e che fanno ben sperare viste le riaperture registrate all’inizio del 2022 nonché la nuova esplosione del turismo, in particolare di quello internazionale.

La ristorazione in Italia oggi

La pandemia ha lasciato in eredità, fortunatamente, alcuni elementi positivi, cambiando abitudini e lanciando tendenze. Tra queste ci sono il food delivery e il take away, in forte crescita anche in virtù del fatto che sono diverse le professioni che hanno mantenuto lo smart working

Inoltre, è cresciuta l’attenzione dedicata alla sicurezza alimentare e alla sanificazione dei locali, così come all’immagine da proporre sui social, diventati un mezzo di comunicazione imprescindibile. 

Il modo migliore per tornare competitivi, ora che le condizioni sono sensibilmente cambiate, pare quello di investire, cavalcando i nuovi trend del settore, gastronomici e produttivi. Puntando sui valori economici, identitari, culturali, turistici e sulla tecnologia digitale.

ORARIO UFFICI

Lunedì – Venerdì
8:00 – 12:00  |  14:00 – 18:00

CONTATTI





    Questo sito è protetto da reCAPTCHA e la Privacy Policy e Terms of Service di Google.


    Ho letto e accetto la Privacy Policy

    COME ARRIVARE

    Via Ugo La Malfa, 23 – 61032 Fano (PU) Italy

    Google map