Una domanda sorge spontanea, ovvero il caffè fa male oppure no? E soprattutto quali sono i quantitativi che è preferibile non superare? A questi e ad altri interrogativi rispondiamo nell’articolo che state per leggere!

Il caffè lo troviamo al centro di canzoni, poesie, composizioni letterarie. Si tratta di una bevanda molto amata e che rende più piacevole l’inizio a tante persone.

Stando alle statistiche, in Italia sono oltre 9 milioni i caffè che si consumano ogni giorno, mentre circa la metà degli abitanti dello Stivale ha dichiarato di bere regolarmente minimo una tazzina di espresso al dì.

Alcune cose da sapere

Partiamo da una semplice precisazione, ovvero dal fatto che il caffè non è una bevanda indispensabile come l’acqua o il sale, per la salute della persona. Il motivo è che non presenta al suo interno quelli che sono nutrienti essenziali.
Questo non significa affermare che il caffè fa male, ma solo che non risulta vitale per il mantenimento dell’organismo in condizioni ottimali.

Analizzandolo si possono trovare in percentuali piuttosto modeste sostanze potenzialmente benefiche e innocue

Quello che sicuramente non risulta positivo è un consumo eccessivo della bevanda. È infatti il numero di dosi a consumate giornalmente a fare la differenza.

Quando il caffè fa male

Il caffè tende a presentare sul cervello un’azione piuttosto sospetta solo in un’occasione: quando sovradosato, soprattutto in soggetti come le donne in stato di gravidanza o allattamento nonché nei bambini.

Il caffè di suo non provoca dipendenza ma piuttosto un senso di benessere, grazie alla presenza di sostanze che portano a essere vigili e attivi sia sul lavoro fisico che su quello mentale.

Il motivo è da imputare alla presenza della caffeina, che si trova sia nelle foglie che nei semi, oltre che del caffè, del cacao, del tè, della cola e del mate. Solo che nel caffè ha una concentrazione ben più elevata, risultando capace di dare effetti assolutamente piacevoli come la diminuzione di stati quali stanchezza, sonnolenza e noia. 

Il caffè fa male solo quando si esagera, un po’ come tutte le cose. Diversamente presenta proprietà interessanti. 

I soggetti per cui dalle 3 tazzine al giorno in sù tende a rivelarsi non idoneo sono le donne in stato interessante e quelle che allattano al seno, i bambini, le persone che soffrono di aritmie, cardiopatie, insonnia, diabete, ansia, psicosi gravi, emicrania, disturbi di tipo gastrico e via dicendo.

I benefici del caffè

Pensare che il caffè fa male o fa bene è riduttivo. Come abbiamo visto, molto dipende da chi e in quali quantità lo assume.

Si tratta di una bevanda che nelle dosi opportune presenta di suo molteplici benefici, a cominciare dal cuore e dai polmoni. Ha, inoltre, un’azione migliorativa dal punto di vista della capacità di contrazione dei muscoli, ottimizzando il rendimento dello sportivo.

Favorisce la digestione, riattiva la produzione della bile e della contrazione della cistifellea. Denota effetti positivi sui reni, stimola la funzione tiroidea e il metabolismo. Non ha controindicazioni per la dieta, visto il valore calorico ridotto ai minimi termini.

Conclusioni

Il caffè fa male? No, se non si esagera. La dose massima nei soggetti che non presentano condizioni particolari né patologie è pari a 300 mg/die di caffeina, pari a circa 6 tazzine di espresso.

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