Il testo CCNL pubblici esercizi disciplina i rapporti di lavoro subordinato nelle imprese, con relativi oneri, doveri e sanzioni disciplinari per quanti operano nel settore della ristorazione. 

Appare di notevole importanza dal momento che definisce le norme di comportamento che interessano i lavoratori, per i quali nel caso di mancato adempimento sono riportate le relative misure sanzionatorie. In questo approfondimento analizziamo meglio cos’è e in che modo risulta cruciale per chi opera nella ristorazione. 

Cosa stabilisce il CCNL pubblici servizi 

La sigla CCNL è l’acronimo di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Indica la fonte normativa tramite cui le organizzazioni che rappresentano i lavoratori e i datori di lavoro definiscono in maniera concorde le regole a disciplina dei rapporti di lavoro. Il CCNL pubblici servizi presenta una divisione in due parti, una generica e una speciale. A risultare particolarmente degne di interesse sono le sezioni inerenti gli obblighi per quanti operano nella ristorazione, definiti negli articoli che vanno dal 143 al 149.

Entrando più nel dettaglio, nell’articolo 143 denominato “Doveri del lavoratore” viene definito il comportamento e il contegno da mantenere per il lavoratore a fronte degli obblighi che competono lo svolgimento della propria attività.

Il CCNL stabilisce a livello generale che il lavoratore ha come doveri imprescindibili:

  • Rispetto dell’orario di lavoro e relative presenze concordate.
  • Svolgimento assiduo per quanto concerne i compiti a lui assegnati.
  • Dovere di riservatezza verso l’azienda delle informazioni e delle questioni interne, le quali non vanno rivelate a terzi.
  • Impossibilità di usufruire in maniera impropria delle risorse dell’azienda per scopi personali.
  • Obbligo di adottare un atteggiamento cortese e rispettoso, tanto nei confronti del pubblico che degli altri lavoratori. Vengono condannate in tal senso attività di mobbing o molestie, incluse quelle sessuali.
  • Obbligo di evitare attività che possano risultare lesive per l’azienda.

Si tratta, come si può vedere, di doveri non dissimili da quelli contemplati negli altri Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, inerenti la condotta e le prestazioni lavorative. A essi vanno aggiunti il divieto di accettazione e sollecito di mance nonché gli obblighi di provvedere alla pulizia del proprio reparto, fatta eccezione per quella più grossa. 

Si fa riferimento, sostanzialmente, ai doveri che interessano qualsiasi ristoratore: ecco perché la conoscenza del CCNL pubblici esercizi appare così importante.

Le possibili sanzioni in caso di mancato adempimento

Nel caso di mancato adempimento per gli obblighi sopra enunciati il lavoratore della ristorazione si trova ad andare incontro a possibili sanzioni disciplinari. La loro entità varia a seconda della gravità dei fatti riscontrati. 

Si va dal semplice rimprovero verbale, a quello scritto, a una multa non al di sopra dell’importo corrispettivo di tre ore di lavoro, fino alla misura estrema di sospensione dal lavoro e alla retribuzione per un periodo non superiore ai cinque giorni.

Precisiamo, inoltre, che ogni lavoratore subordinato ha il dovere di rispettare l’obbligo di comportamento per quanto riguarda la custodia del materiale di lavoro, in modo particolare di quello pregiato. Diversamente la persona si troverà passibile di severe conseguenze a livello disciplinare.

Questo quanto definito nell’articolo 147 del CCNL pubblici servizi, il quale tutela allo stesso tempo il lavoratore dipendente, stabilendo l’obbligo da parte del datore di lavoro di fornire misure preventive idonee alla custodia dei suddetti materiali. Infine, qualora il personale subordinato risultasse a conoscenza di un furto da parte di terze persone del materiale di lavoro, avrà il dovere di dare immediata comunicazione.

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